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Creato: 21/04/2018 – Aggiornato: 01/03/2021
Dovrebbe essere un momento di rinascita. Così come la natura tutt’intorno si risveglia dal letargo dell’inverno, altrettanto dovrebbe accadere al nostro corpo o al nostro umore. Purtroppo, la realtà è ben altra.
Con l’arrivo della bella stagione molte persone soffrono di stati d’ansia e provano anche stati depressivi acuti. Com’è possibile che il cambio della temperatura, le giornate che si allungano e il sole che splende forte possa contribuire a buttare giù l’umore anziché aiutarlo a stare su?
Facilmente, infatti, col cambio delle stagioni, autunno e primavera in particolare, si accusano dei malesseri diffusi. Ansia, depressione, senso di spossatezza, sonnolenza e fastidi al corpo si acuiscono proprio in quei periodi dell’anno in cui le nostre abitudini vengono mutate radicalmente.
Sia chiaro, abitudini fisiologiche. Il cambio drastico delle ore di luce e di buio scombussola infatti i ritmi circadiani e, di conseguenza, viene a crearsi uno squilibrio nella produzione e nel rilascio degli ormoni.
In particolare, sono i livelli di melatonina e di serotonina che vengono a modificarsi profondamente. Puta caso, se vengono a modificarsi le quantità rilasciate di questi ormoni, può aumentare l’insonnia così come l’instabilità dell’umore. Solitamente lo scombussolamento dei ritmi circadiani diminuisce il rilascio di melatonina e serotonina, con le tristi conseguenze che questo cambiamento comporta.
Questo malessere psico-fisico è una malattia tutt’altro che immaginaria. Viene infatti riconosciuta in ambito medico come SAD, ossia Disturbo Affettivo Stagionale. Un male che colpisce prevalentemente le persone più deboli, come anziani, bambini e persone che già hanno sofferto di depressione o di stati d’ansia.
Anzi per quest’ultima categoria di persone l’ansia viene addirittura ad acuirsi per gli ulteriori cambiamenti che la nuova stagione porta con sé. Si va da mutamenti molto semplici, come quelli della scelta degli abiti, ad abitudini sociali, tutti elementi che, mancando il controllo e costituendo novità, peggiorano lo stato di chi soffre d’ansia.
Ecco come combattere la sensazione di nervosismo dovuta alla primavera
La SAD non è un male incurabile. Basta assumere alcune precauzioni così da poter prevenire oppure riparare ai mali provocati dal Disturbo Affettivo Stagionale.
I disturbi riconosciuti sono quelli suddetti, quindi sonnolenza, depressione e mancanza di energia, per cui si tende ad aumentare l’assunzione di carboidrati e zuccheri.
Per iniziare, quindi, è meglio limitare l’assunzione di zuccheri per evitare di sentirsi appesantiti e per non provocare picchi glicemici che incidono negativamente sull’umore. Sono ottimi il riso, i cereali e le farine non raffinate, in quanto stabilizzatori della glicemia e quindi dell’umore.
Andrebbero poi preferiti i cibi che aiutano la produzione della serotonina, come pompelmi, pere, uva, albicocche, mele, carne di tacchino, albume d’uovo, latte e semi di zucca e di sesamo. Da limitare, inoltre, il consumo di caffeina e di alcol.
Cos’altro? Fare entrare luce, in casa e dentro di noi. Esporsi al sole, camminare e fare attività fisica all’aperto aiutano tantissimo nella stimolazione sanguigna e linfatica con un conseguente miglioramento del benessere dell’organismo.
Inoltre, per combattere i disturbi del sonno e lo stress, si può provare l’azione combinata degli integratori Serenium e Potential N Epsilon. Il primo aiuta a combattere lo stress e gli stati d’ansia che si presentano con la SAD, grazie alla presenza del magnesio (alleato contro lo stress).
Il secondo aiuta invece a regolare il sonno, che, come visto, in primavera e in autunno viene scombussolato per l’alterazione drastica di ore di luce e di buio.