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Creato: 15/06/2018 – Aggiornato: 09/03/2021
L’osteoporosi è una malattia che, sfortunatamente, non colpisce solo gli esseri umani. Con l’avanzare dell’età, anche i nostri amati amici a 4 zampe possono essere vittime di questa insidiosa malattia.
Come per gli esseri umani, l’osteoporosi del cane e del gatto è un assottigliamento delle ossa, per cui risultano più fragili e facili a rompersi anche nel caso di urti di non così forte entità.
Mentre negli uomini è raro che si sviluppi in età giovane, negli animali, e soprattutto nei cani, questa può essere anche conseguenza di uno sbagliato processo di crescita nei primi anni di vita del cucciolo.
Nei gatti l’artrosi è uno dei segni più evidenti dell’avanzare dell’età. Come per l’uomo, anche per Felix o per Fido l’artrosi e l’osteoporosi sono delle malattie degenerative. Ciò significa che una volta contratta questa patologia, non si può far nulla per eliminarla, in altre parole, non è reversibile.
Ci sono però molte soluzioni che permettono di poter migliorare, e di molto, la vita del proprio amico a 4 zampe e di arginare il decorso della malattia.
Anzi, si possono adottare anche delle precauzioni che permettono di ritardarne il più possibile la comparsa.
In pratica, si aiuta il cane o il gatto a sviluppare una difesa capace di impedire alla patologia di potersi instaurare.
Solitamente infatti, soprattutto nei gatti, l’artrosi non è nient’altro che un’artrite non curata.
La seconda, a differenza della prima, è reversibile. Il fatto, però, che non venga facilmente scoperta, costituisce una delle cause più frequenti di artrosi felina.
Quali sintomi presentano i cani e i gatti affetti da osteoporosi
Prima di verificarne i sintomi, perché artrosi e osteoporosi si presentano?
Solitamente la loro comparsa è legata all’età avanzata del nostro amico a 4 zampe. Altre volte invece è una predisposizione dovuta alla genetica. Detto altrimenti, certe razze presentano più facilmente questa patologia rispetto ad altre.
Per potersi rendere conto che qualcosa non va con Felix o con Fido bisogna osservare attentamente il loro comportamento. Nel cane solitamente l’artrosi, come l’osteoporosi, tendono a farlo diventare più sedentario e a evitare lunghe passeggiate o addirittura la corsa. In altre parole, perde di vitalità.
Nel gatto invece la prima cosa da osservare è la sua agilità. Solitamente ha difficoltà nel saltare su tavoli o sedie dove prima saliva senza difficoltà. Può essere irritabile o depresso. Questi ultimi sono tutti sintomi che dovrebbero mettere in allarme.
Al gatto i dolori sono più evidenti perché può defecare o urinare al di fuori della lettiera, in quanto l’ingresso può provocargli dolori acuti e quindi fa i suoi bisogni altrove.
I sintomi più gravi, sia nel gatto sia nel cane, vengono a manifestarsi quando le articolazioni sono così compromesse da provocare dolori intensi, che vengono esternati con guaiti, miagolii piangenti o irascibilità quando viene toccata la parte dolorante.
Quali rimedi adottare se il nostro amico a 4 zampe soffre di osteoporosi
Quando qualcuno dei sintomi suddetti si presenta nel nostro amico a 4 zampe, è bene portarlo di corsa dal veterinario.
Solo consultandosi con un esperto si potrà scegliere il miglior percorso per arginare il decorso della patologia e rendere più serena e tranquilla la vita a Felix o a Fido.
Per evitare di incorrere in queste spiacevoli situazioni, si possono però adottare dei comportamenti che prevengono la comparsa di queste malattie e garantire al proprio migliore amico uno stato di buona salute il più a lungo possibile.
La prima cosa da fare è controllare che non ecceda mai nel peso.
Un gatto o un cane in normopeso e non in sovrappeso avrà meno probabilità di contrarre una patologia legata alle articolazioni.
Meglio aiutare il proprio amico a 4 zampe ad avere uno stile di vita attivo, fatto di molto movimento, così da tenere sempre ben allenati muscoli e articolazioni.
La dieta, inoltre, deve essere ricca di vitamine, la C, la D e la E in particolare. Queste aiutano alla creazione e al mantenimento di un buon livello di collagene, così come all’assorbimento del calcio.
Così facendo si irrobustiscono le articolazioni, ossa e cartilagini comprese.