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Creato: 22/06/2018 – Aggiornato: 23/03/2021
Il mare, il caldo, il sole, in una parola l’estate, amata e odiata al contempo. Il corpo si tinge di un colore brunito che nasconde difetti, copre le occhiaie e migliora l’aspetto, peccato che la pelle stia in verità soffrendo. Una pelle abbronzata tende a squamarsi e a seccarsi facilmente; aspetto tutt’altro che invidiabile.
Come è ormai ben noto, la pelle si scurisce al sole perché in verità sta difendendo l’epidermide dai raggi nocivi del sole. Evita che questi ultimi giungano negli strati più profondi della cute.
Non è però l’unico comportamento assunto dall’epidermide. Si manifesta infatti un altro fenomeno noto come ipercheratosi. Questo processo corrisponde a un ispessimento cutaneo, che rende apparentemente la pelle più secca e opaca.
Non è tutto, purtroppo. La pelle d’estate appare particolarmente disidratata anche per la combo dell’azione del mare e del vento. Entrambi questi elementi non fanno altro che seccare la pelle, velocizzando i tempi di perdita dei liquidi. Screpolature, desquamazioni e pelle opaca, sono il risultato della tripla azione di sole, mare e vento caldo.
A esserne colpite sono per lo più le donne, perché, a differenza degli uomini, hanno una pelle meno spessa e grassa, quindi reagiscono peggio all’azione di questi elementi “estivi”. Gli effetti si notano molto più marcatamente dopo i 30 anni, quando la perdita di acido ialuronico e dei livelli di collagene nell’epidermide tende a rendere la pelle meno elastica e più rugosa.
Nutrire la pelle arida dopo le combo mare-sole
Per nutrire la pelle non bisogna aspettare solo di essere tornati a casa. Anche già durante l’esposizione al sole, è bene usare una protezione solare. Quest’ultima non solo aiuta a idratare la pelle, ma, proteggendola dai raggi nocivi del sole, blocca quei processi di ispessimento e di disidratazione.
Una volta a casa, non bisogna avere paura di fare scrub settimanali e di esfoliare la pelle. Così facendo, si eliminano le cellule morte che si depositano sulla superficie dell’epidermide, aiutandola ad assumere un aspetto più lucido, sano e idratato.
Occorre infatti favorire il ricambio cellulare, per questo bisogna sia pulirla con i trattamenti suddetti che nutrirla, bevendo molta acqua e utilizzando creme idratanti capaci di ricostituire i livelli ottimali delle sostanze nutritive fondamentali, come il collagene. Il sole e l’età tendono a far diminuire la quantità di collagene dell’epidermide, facendo assumere alla pelle un aspetto poco tonico e generalmente più vecchio.
Per lavarsi è meglio fare la doccia, anche due volte al giorno, piuttosto che un bagno lungo e caldo. Come bagnoschiuma e come creme per il corpo, vanno evitati prodotti con parabeni e con elementi sintetici. Vanno preferiti cosmetici naturali, non aggressivi e privi di alcol.
Come mantenere la pelle elastica a lungo
Oltre a ricorrere ai ripari immediatamente dopo l’esposizione al sole, c’è anche una strada da definire “a lungo termine”. Anziché aspettare di essere al sole e di evitare l’eccessiva secchezza della pelle solo con protezioni solari e con creme idratanti e doposole, si può fare prevenzione durante tutto l’anno.
Come fare? Assumendo degli elementi nutritivi e delle sostanze che aiutino a fondo la pelle, conferendole dei buoni livelli proteici e cellulari, che la aiutino ad assumere un aspetto sano, tonico e giovane.
Come già detto, bisogna nutrire la pelle a fondo, quindi vanno preferiti prodotti ricchi di antiossidanti, di Vitamina E, di licopene e di proteine come il collagene. In pratica vanno favoriti quei cosmetici che favoriscono il ricambio cellulare e che aiutino le cellule danneggiate a ripararsi, così da bloccare invecchiamento e comparsa di rughe.
Quindi? Via libera agli antiossidanti come il licopene, presente nei pomodori, e il resveratrolo, presente nell’uva.
È bene fare incetta di collagene: è questa la proteina fondamentale dei tessuti connettivi, come la pelle. Dei buoni livelli di collagene prevengono il deterioramento dell’epidermide oltre a bloccare i fenomeni dell’invecchiamento cutaneo.