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Creato: 02/08/2018 – Aggiornato: 10/03/2021
La dieta dissociata dimagrante è uno dei regimi alimentari più gettonati quando si tratta di perdere peso. La fama di questa dieta non cessa di crescere nonostante la sua data di ideazione risalga al 1931.
Dalla data della sua creazione, a opera di William Howard Hay, la dieta dissociata dimagrante è stata poi rivista e rivisitata. Così facendo, non solo è stata migliorata e implementata, ma è diventata lo spunto per numerosi altri regimi alimentari (come, per esempio, la cronodieta, la dieta circadiana, la dieta dissociata integrata).
Uno di questi è appunto la dieta dissociata integrata che prevede poche e semplici regole che, se rispettate, permettono di perdere peso, ma non solo. Seguendo questo regime alimentare, si acquisisce una consapevolezza diversa nell’approccio col cibo. Si impara, infatti, a cambiare abitudini alimentari, acquisendo un modo diverso e consapevole di ciò che è bene o meno mangiare.
Detto altrimenti, si muta il rapporto col cibo e si apprende come e quali alimenti abbinare per stare in salute. Ovviamente, è bene specificarlo, la dieta dissociata dimagrante integrata è una dieta a tutti gli effetti, quindi per seguirla andrà fatto ricorso alla nostra forza di volontà.
Al termine però, se si muta il rapporto col cibo in modo salutare, non si perderanno i sacrifici fatti e non si riprenderanno i chili persi.
In cosa consiste la dieta dissociata dimagrante integrata? Cosa prevede? Scopriamone i segreti.
I principi della dieta dissociata dimagrante integrata
Come mettere in pratica la dieta dissociata dimagrante integrata? Questo regime alimentare fa seguito alla dieta oloproteica. Se con quest’ultima gli alimenti prescritti sono prevalentemente cibi a base di proteine (mentre quelli a base di zuccheri e di carboidrati sono invece proibiti), con la dieta dissociata dimagrante si reintroducono i carboidrati.
Per evitare il rischio di una iperinsulinemia i carboidrati consigliati sono quelli a basso e medio indice glicemico. Successivamente bisognerà abituare nuovamente il corpo a lavorare e ad assimilare queste sostanze “bandite” con la dieta oloproteica.
Così facendo si crea una consuetudine al mangiar bene e in modo regolare. Il regime oloproteico può essere condotto solo per un periodo limitato di tempo. Riprendere con la stessa alimentazione pre-dieta renderebbe vani gli sforzi fatti.
È necessario quindi creare un nuovo comportamento a tavola, che sappia educare a equilibrare nel giusto modo gli alimenti.
È proprio questo il fine della dieta dissociata integrata.
Come già detto, quest’ultima solitamente segue la dieta oloproteica, ma può essere anche consigliata ai soggetti in lieve sovrappeso che non hanno seguito nessun ciclo oloproteico.
In genere però, per ottenere perdite di peso considerevoli è consigliato alternare queste due fasi.
Come mettere in pratica la dieta dissociata dimagrante integrata
La dieta dissociata integrata per poter ottenere dei risultati visibili deve essere seguita per 42 giorni dopo una prima fase di dieta oloproteica.
In questa fase vengono reintrodotti progressivamente i carboidrati a basso e medio indice glicemico per evitare una iperinsulinemia con integrazione proteica e aminoacidica a colazione. Consigliato anche l’utilizzo di fitoterapici drenanti e di sostanze che stimolano il catabolismo lipidico.
La dieta dissociata integrata ha come principale obiettivo non solo quello di permettere un ulteriore ottimale dimagrimento ma anche quello di rieducare il paziente ad una corretta alimentazione e soprattutto ad un migliore stile di vita.
Per aiutare a mantenere l’equilibrio suggerito dalla dieta dissociata dimagrante integrata, si può appunto associare al regime alimentare il Kit dissociata.
Questo pacchetto di integratori fornisce un valido aiuto al corpo, evitando che un brusco cambio di abitudini alimentari possa provocare uno shock alimentare.
Si dà così al corpo la possibilità di imparare a elaborare le sostanze nel modo corretto senza porlo sotto stress (fattore che rallenta il dimagrimento).