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Creato: 04/05/2016 – Aggiornato: 29/03/2021
Integratori alimentari, nutraceutici, alimenti funzionali: gli italiani ne consumano sempre di più, ed in modo sempre più consapevole. Vediamo come e perché, e a cosa servono gli integratori alimentari
Italiani popolo di salutisti
Secondo una ricerca effettuata nell’anno 2015 dall’Università Bicocca di Milano e da FederSalus su un campione di 12mila persone, gli italiani sono sempre più attenti alla propria salute, alla propria alimentazione ed in generale al proprio benessere psico-fisico, anche (e soprattutto) dopo i 60 anni: una consapevolezza che ha fatto aumentare sensibilmente anche il consumo di integratori alimentari, nutraceutici e alimenti funzionali, utili a rinforzare l’organismo e prevenire alcune patologie, soprattutto dopo una certa età.
Dal 2004 al 2014 è cambiato sensibilmente il modo in cui gli italiani si approcciano alla gestione della propria salute: da uno stato di inerzia passiva, in cui “essere in salute” era considerato uno stato di fatto su cui si aveva poca possibilità di azione, si è passati ad una percezione della salute come uno stato di equilibrio da mantenere e promuovere attivamente, attraverso una serie di comportamenti caratterizzati dall’iniziativa e da una ricerca attiva del proprio benessere e della propria salute.
Italiani più attenti a salute e benessere
Gli italiani sono sempre più proiettati a migliorare e mantenere uno stato di benessere e di salute complessiva: il 57% fa regolarmente attenzione all’alimentazione per perseguire questo obiettivo, mentre il 19% inizia periodicamente una dieta. Inoltre, il 53% cerca di fare movimento o comunque si impegna in una attività fisica, mentre il 15% pratica sport continuativamente.
Questi cambiamenti sembrano dipendere da una progressiva presa di coscienza e da una maggiore attenzione da parte della popolazione italiana rispetto alle tematiche relative al benessere. Dal 2002 al 2013 è aumentata la consapevolezza degli italiani rispetto al proprio stato di salute: le persone sono molto più inclini a rivolgersi al medico se hanno un disturbo, invece di aspettare che passi da solo; il numero di italiani che si reca periodicamente dal dottore per fare dei controlli sulla propria salute è aumentato, in questi anni, di ben 10 punti percentuali, passando dal 36% al 46%. E di questo 46%, la maggior parte sono over 60.
La terza età come un’opportunità
La nuova generazione di over 60 è sempre più attenta alla propria salute. La cosiddetta terza età è vissuta sempre più come un’opportunità, una fase della vita in cui stare bene è fondamentale per potersi dedicare ai propri hobby, alla famiglia e alle relazioni sociali.
Questo trend positivo è dimostrato anche da un aumento consistente degli sportivi abituali over 60: dal 1982 al 2013 il numero di italiani sopra i sessant’anni che praticano abitualmente uno sport è aumentato del 28%. Gli sportivi over 60 sono passati da 156 mila a 1 milione 256 mila.
Il rapporto con i farmaci e gli integratori alimentari
Parallelamente è cambiato anche il rapporto degli italiani con il consumo di farmaci ed integratori. Gli integratori sono visti sempre di più come una valida alternativa ai farmaci, soprattutto in materia di prevenzione e miglioramento di uno stato generale di benessere.
La fiducia nelle potenzialità degli integratori alimentari sembra essere aumentata rispetto a quella riposta nell’azione dei farmaci, rimasta pressoché invariata: il risultato è che gli italiani continuano a fare uso di farmaci quando lo ritengono indispensabile, cioè in caso di malattia, mentre fanno un uso molto più massiccio di integratori alimentari e nutraceutici, anche per fare prevenzione e rinforzare l’organismo, oltre che per trattare disturbi di lieve entità.
In soli 3 anni, dal 2012 al 2015, il consumo di integratori alimentari tra gli italiani è aumentato del 15%. Nell’arco dell’anno 2015, l’80% degli italiani ha utilizzato almeno una volta un integratore alimentare.
Perché gli italiani usano gli integratori?
Il consumo di integratori copre uno spettro molto ampio di esigenze più o meno specifiche: il 56% degli italiani li utilizza allo scopo di prevenire alcuni disturbi, dalle patologie a carico del sistema cardio-circolatorio al colesterolo alto, dalla caduta dei capelli all’invecchiamento cellulare; il 43% li usa per trattare alcune patologie blande, come raffreddore ed influenza, disturbi gastro-intestinali e disturbi del sonno, oppure per rinforzare le difese immunitarie e recuperare energia e vitalità.
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Come avviene la scelta degli integratori?
In linea con una sempre maggiore attenzione alla gestione della salute, anche il consumo di nutraceutici e integratori alimentari da parte degli italiani avviene in maniera consapevole: la maggior parte delle persone infatti si rivolge al medico per farsi consigliare sulla scelta degli integratori alimentari più adatti alle proprie esigenze. Il 45% degli italiani consuma integratori su consiglio del medico, generico o specialista, il 36% su parere del farmacista, mentre solo il 30% acquista integratori alimentari in base ad una scelta autonoma, molto spesso grazie al passaparola.
Un altro dato interessante riguarda la pratica clinica quotidiana dei medici, che sempre più spesso consigliano integratori ai propri pazienti: il 52% dei medici generici lo fa abitualmente.
Un comportamento che si ripercuote sulle vendite: nel 2015 il numero di integratori venduti ha superato quello dei farmaci senza obbligo di ricetta.
Il consumo di alimenti funzionali
In linea con i trend descritti, negli ultimi anni è cambiato anche il consumo degli alimenti funzionali. In particolare è aumentato il consumo degli alimenti specifici per chi soffre di intolleranze alimentari (ne è un esempio la grande diffusione di alimenti senza glutine per i celiaci) e per chi è a dieta, mentre si è ridotta la richiesta di alimenti funzionali a base di probiotici, calcio e anti-colesterolo, così come il consumo di energy drink.
Secondo le ricerche, gli italiani sono sempre più attenti a ciò che mangiano: il 57% controlla gli ingredienti presenti nei cibi, mentre l’80% legge le indicazioni nutrizionali ed è disposto a spendere di più per acquistare alimenti che promettono benefici specifici, ma senza rinunciare a un sapore gradevole.
Gli integratori fanno bene?
Il quadro presentato suggerisce uno scenario futuro di consumo abituale di integratori alimentari, nutraceutici e alimenti funzionali. Ma gli integratori alimentari fanno bene?
La risposta è sì, ed i motivi sono vari. Vediamoli insieme:
- Gli integratori alimentari e i nutraceutici permettono di introdurre nell’organismo sostanze importanti che non riusciamo ad assumere a sufficienza attraverso l’alimentazione.
- Gli integratori alimentari sono molto utili a chi sta seguendo una dieta, sia perché aumentano l’efficacia della dieta, sia perché garantiscono l’assunzione di quelle sostanze nutrienti che la dieta potrebbe ridurre.
- Gli integratori sono molto usati dagli sportivi per reintegrare le sostanze e i sali minerali persi durante l’attività sportiva, migliorare il benessere fisico e sopperire all’aumentato fabbisogno derivante dall’intenso lavoro.
- Gli integratori combattono l’invecchiamento precoce e sono in grado di prevenire alcune patologie: assumere integratori specifici durante alcune fasi della vita (per esempio la gravidanza o la menopausa) aiuta a proteggere e rinforzare l’organismo.
Ricorda: gli integratori vanno assunti su consiglio e sotto controllo medico perché, pur non essendo dannosi, per essere efficaci vanno scelti accuratamente e assunti nelle giuste dosi.