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Creato: 15/02/2018 – Aggiornato: 19/03/2021
L’acido folico non è altro che un sinonimo della vitamina B9, sarebbe infatti più corretto parlare di folati. È infatti questo il gruppo di sostanze da cui, durante l’assorbimento intestinale, viene estratto il prezioso acido folico, o vitamina B9.
I folati sono una famiglia di sostanze presenti in una vastissima varietà di alimenti. Per assumerli basta seguire un’alimentazione corretta e in cui non manchino verdure come spinaci, broccoli, cavoli e pomodori. Un’alimentazione che contenga anche legumi (fagioli e lenticchie) e frutta, in particolare fragole, banane, pompelmi e arance.
Se il corpo dovesse avere un deficit nell’assimilare i folati, quindi non riuscisse a ricavare un giusto quantitativo di acido folico, lo si può assumere anche tramite integratori di acido folico.
Spesse volte accade che la cottura dei cibi riduca le quantità di folati presenti naturalmente, per cui con prodotti come gli integratori a base di acido folico si può sopperire a questa perdita, soddisfacendo il fabbisogno di questo importante nutriente tramite l’introduzione di una vitamina più stabile e con maggiore biodisponibilità.
Potential N Kappa
Potential N Sigma
Perché l’acido folico è così importante?
Si potrebbe dire che è una delle principali sostanze del corpo, di sicuro rientra fra quelle più importanti. Interviene nella sintesi degli acidi nucleici, quindi è protagonista della riproduzione cellulare, e partecipa nella sintesi dell’emoglobina (la principale proteina dei globuli rossi, quella che permette all’ossigeno e all’anidride carbonica di essere trasportati nel sangue).
L’acido folico ha quindi una potentissima funzione antianemica e aiuta il cuore, il sistema circolatorio, inoltre è essenziale per il sistema nervoso e per il midollo osseo.
Quali sono i benefici dell’acido folico?
Se non bastassero le suddette funzioni “strutturali” dell’acido folico, ebbene sarà utile sapere che questo nutriente è inoltre un potente alleato contro il cancro, l’artrite reumatoide, l’asma, la psoriasi, le malattie sarcoidosi (ossia le infiammazioni localizzate) e la sarcoidosi (un’infiammazione del tessuto connettivo che coinvolge molti organi e la cui causa è ancora sconosciuta).
In verità si è scoperto che l’acido folico aiuta anche a combattere la depressione. Influisce sul sistema nervoso e combatte la depressione in quanto abbassa i tassi di omocisteina (un aminoacido che può influire sulla formazione di serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore).
Acido folico e gravidanza
Data l’importanza rivestita da questa sostanza, è da un po’ di anni che ne viene consigliata l’assunzione tramite integratori alle donne in gravidanza o che cercano di esserlo. L’assunzione di integratori di acido folico è consigliato finanche dal Ministero della Salute in quanto è dimostrato che è in grado di ridurre del 70% il rischio dell’insorgenza di malformazioni nel bambino.
Agendo fin dai primissimi step della gravidanza (favorisce difatti la chiusura, fra il 17° e il 19° giorno di gravidanza, del tubo neurale – la struttura da cui si svilupperà il sistema nervoso centrale del neonato), l’assunzione di questa sostanza è consigliata fin prima del concepimento. Solitamente le assunzioni raccomandate vanno da un mese prima della gravidanza fino ai primi 3 mesi di gestazione.
È sconsigliato in questi momenti fare affidamento solo sul cibo in quanto la bassa biodisponibilità dell’acido folico presente negli alimenti non garantirebbe i livelli di assunzione consigliati.
Ovviamente prima dell’assunzione dell’acido folico è necessario consultare un medico, per verificarne le dosi e non incorrere in controindicazioni, come reazioni allergiche nei neonati. Gli altri effetti collaterali possono causare anche insonnia, nausea o perdita di appetito, per cui solo un esperto, che conosca bene lo stato di salute del paziente, può consigliare le quantità e i metodi di assunzione più appropriati.