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Creato: 07/06/2018 – Aggiornato: 27/04/2021
Con l’arrivo del caldo e della bella stagione, già si è proiettati sulle imminenti vacanze al mare, e relativa tintarella.
Veder la propria pelle imbrunita, il viso colorito e non più segnato dal pallore dell’inverno, è di sicuro un modo per sentirsi più belli e in sintonia con sé stessi.
Occorre, però, fare attenzione quando ci si appresta a ore e ore di sedute al sole. È infatti accertato che una lunga esposizione solare è una delle cause principali dell’invecchiamento cutaneo. Diversi studi hanno accertato che il 70% delle macchie e delle rughe è stato causato proprio dal sole.
I ricercatori della Northwestern University di Chicago hanno divulgato anche la foto di un camionista in pensione per diffondere l’allarme circa la pericolosità del sole.
La foto ritrae il volto di un uomo di 69 anni che, incredibilmente, dimostra averne almeno 10 in più sul lato del viso che per anni era stato rivolto al finestrino, e quindi colpito più a lungo dai raggi del sole rispetto all’altra metà.
Questo non significa che bisogna evitare la tintarella. Solo che è bene premunirsi e seguire alcune accortezze prima, durante e dopo l’esposizione al sole così da limitarne i danni. Esporsi nelle ore più calde, in cui ci si abbronza di meno al prezzo di una scorpacciata dei raggi più dannosi del sole, non usare protezioni solari e non idratare la pelle con un doposole al ritorno dal mare, sono tutti i migliori comportamenti da seguire se si vuole avere una pelle rovinata, piena di rughe o addirittura colpita da un qualche tipo di tumore.
Perché il sole e il mare sono nemici della pelle?
Per capirlo, bisogna prima di tutto indagare perché ci si abbronza. L’abbronzatura non è nient’altro che la risposta protettiva della pelle contro il danno dei raggi solari. La pelle si imbrunisce, infatti, per cercare di arginare l’effetto nocivo dei raggi ultravioletti, i cosiddetti raggi UV.
Quando il sole colpisce la pelle, solo il 5% dei raggi viene respinto, mentre il resto viene assorbito. L’assorbimento permette all’energia dei raggi di passare negli strati sottocutanei dell’epidermide, arrivando fino ai melanociti. Quando queste cellule vengono stimolate, producono la melanina, il famoso “elisir” abbronzante.
A seconda del fototipo della pelle, i melanociti hanno risposte più o meno efficaci nel contrastare i raggi UV. Possono infatti produrre una melanina più scura o più chiara. Quanto più è scura, tanto meglio protegge la pelle dai pericoli dei raggi solari. Di converso, quanto più un fototipo è sensibile ai raggi solari, tanto più questi ultimi risultano essere dannosi.
Più i raggi solari penetrano nella pelle, quindi la melanina protegge poco, più danneggiano le cellule. Il deterioramento arriva a toccare il DNA cellulare, causandone anche la morte. Inoltre, il sole nel lungo periodo danneggia le scorte di collagene ed elastina, i due pilastri dell’elasticità e della tonicità della pelle.
Il risultato? Rughe, solchi e invecchiamento cutaneo.
Quali sono i prodotti migliori per mantenere la pelle elastica?
Come fare per riparare la pelle dal sole? Occorre tenerla ben idratata, protetta e pronta “allo scontro” contro i raggi solari.
Scegliere creme con un fattore di protezione solare alto, soprattutto nei primi giorni. La crema solare andrebbe inoltre usata sempre, diminuendo man mano il fattore di protezione ed evitando di esporsi ai raggi senza prima averla applicata.
Occorre, poi, idratare la pelle. Durante tutto l’inverno e soprattutto con le creme doposole da applicare la sera di ritorno dal mare.
L’importanza del collagene
Inoltre, bisogna nutrire la pelle dall’interno. Cosa significa? Che se i raggi solari intaccano le “scorte” di collagene, allora via libera ad alimenti e integratori che possano invece alzarne i livelli. Andrebbe seguita una “terapia” preventiva piuttosto che curativa.
Gli aiuti dalla natura non mancano. La curcuma, con la preziosa curcumina, è un potente antiossidante che aiuta le cellule a proteggersi dagli effetti dannosi provocati dai raggi UV. Uguale azione protettiva è esercitata anche dai pomodori, che al loro interno sono ricchi di licopene. Quest’ultimo è riconosciuto dalla comunità scientifica per la sua efficace azione anti-invecchiamento.
Infine, bisogna fare scorta di Vitamina C. Quest’ultima aiuta l’organismo nella formazione del collagene, agendo come riduttore dell’invecchiamento causato dai raggi UV.
La tintarella senza effetti collaterali è possibile, basta fare un po’ d’attenzione!