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Creato: 10/02/2018 – Aggiornato: 26/02/2021
Il collagene è la proteina più abbondante del tessuto connettivo (componente strutturale fondamentale al sostegno e al nutrimento dei vari organi) e delle membrane basali (ciò su cui poggiano gli epiteli: insiemi di cellule disposte ordinatamente a strati che collaborano per svolgere una specifica funzione).
La principale funzione del collagene è quella di determinare le proprietà meccaniche del tessuto specifico, grazie alla sua forma tale da conferirgli resistenza allo stiramento o al taglio, per esempio. Il suo ruolo è pressoché centrale perché, grazie proprio a queste sue proprietà specificamente evolutesi nel corso dei secoli, riesce a fornire agli organi un’impalcatura essenziale allo svolgimento dei loro compiti.
Come se ciò non bastasse, questa particolare molecola è resa ancora più versatile dal fatto che esiste in più varianti, a seconda del tessuto in cui è impiegata.
Il collagene è, quindi, l’elemento fibrotico principale di pelle, tendini, cartilagini, ossa e denti, solo per dirne alcuni. Facile immaginare quanto possa essere benefico l’apporto dato da prodotti creati a partire da questa preziosa proteina.
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Collagene idrolizzato, come si ottiene
Come già si può intuire, il collagene idrolizzato viene ricavato tramite diversi processi di idrolisi, che possono essere di tipo termico, acido, alcalino o enzimatico. L’idrolisi serve a ridurre le catene di aminoacidi che compongono il collagene in frammenti più piccoli della proteina, con un conseguente calo del peso molecolare.
Perché viene idrolizzato? Perché così se ne favorisce l’assorbimento, sia alimentare che cutaneo, oppure se ne modificano le proprietà gelificanti, abbattendole o aumentandole addirittura. La gelatina, infatti, non è nient’altro se non collagene denaturato, che attrae acqua che resta intrappolata all’interno delle sue maglie.
Collagene idrolizzato, a cosa fa bene?
A questa domanda, verrebbe quasi da rispondere: a tutto. Quando viene assunto il collagene idrolizzato, solitamente, il principale scopo dell’assunzione è quello di aiutare il corpo nella produzione e nell’assorbimento del collagene stesso.
Già si è vista la schiera di proprietà legate a questa preziosa molecola, per cui è facile capire che se il corpo viene aiutato nel sintetizzare questa sostanza, i benefici che si possono ricavare sono praticamente totali. La pelle, le ossa, le cartilagini, sono tutte parti che potrebbero solo trarre vantaggio da un aumento del collagene.
Il collagene idrolizzato risulta essere un ottimo alleato per prevenire l’osteoporosi o fenomeni artrosici in generale, ad esempio. Facendo bene alla pelle, è consigliatissimo come prodotto anti-età. Le rughe molto spesso corrispondono a una diminuzione del collagene a livello cutaneo. Per ottenere questo effetto, però, la proteina idrolizzata è preferibile assumerla sotto forma di integratori, dato che l’assorbimento cutaneo risulterebbe troppo difficile per raggiungere con successo questo scopo.
Quali integratori prendere
A dispetto di quello che si può ingenuamente credere, non è prendendo grosse dosi di collagene che se ne aumenta la sua “presenza” in corpo.
Gli integratori di collagene idrolizzato dovrebbero invece contenere delle sostanze che aiutino l’organismo a sintetizzare la proteina. Quindi, piuttosto che dare al corpo collagene in quantità, meglio aiutarlo nel creare e nell’assorbire quella proteina.
Prodotti che contengano aminoacidi, come ornitina e arginina, oppure che uniscano al collagene idrolizzato anche la vitamina C (indispensabile per la sua sintesi!) o simili materie prime ricche di principi attivi antiossidanti, sarebbero la scelta più consigliata da seguire.
Piccolo appunto: il collagene idrolizzato è un ottimo alleato ma, come sempre, il suggerimento è quello di farsi seguire da qualche naturopata esperto che sappia quali siano le dosi migliori da assumere per lo scopo che si vuole raggiungere.